martedì 20 ottobre 2009

L'autista folle

Ogni mattina salgo sulla navetta aziendale per percorrere l'ultimo tratto di strada che mi separa dal bus pubblico all'ufficio. Quindici minuti circa che sono quasi sempre un terno al lotto. Riusciremo io ed i miei colleghi ad arrivare anche oggi sani e salvi nell'amato ufficio? Eh si, perchè se becchiamo l'autista fuori di cervello, che in quel giorno al tal orario è di turno proprio quando sto salendo io, allora c'è da preoccuparsi. Lo vedo seduto al posto di guida con i suoi baffoni biondo tinto, abbronzatura platealmente artificiale e con l'espressione del viso perennemente incazzata con il mondo intero. Lui sa guidare. Lui deve per forza avere la precedenza. Lui non sopporta i tipi in BMW "perchè sono degli stronzi che non sanno guidare". Lui se ne frega se è partito in anticipo rispetto alla tabella oraria "perchè il mio orologio porta bene, è il vostro che non funziona signurì!".
Io ancora non ho capito se è esaurito. Se ha fatto un corso di idiozia o è così dalla nascita. Se è sessualmente insoddisfatto e scarica sugli altri la propria frustrazione. Una cosa è sicura: di questo passo dovrò farmi un'assicurazione sulla vita, oppure lo scaraventerò giù dal finestrino e mi metterò io al volante!

2 commenti:

Rick ha detto...

inutile sottolineare che questo tuo blog sarà un successo..

Mascalzona Latina ha detto...

Sei troppo gentile. Sei il mio primo commentatore, grazie! Smack